Allora lubuntu l'ho avviata solo una volta in virtual machine per vedere com'era. Non mi è sembrata male e per l'hardware che hai indicato credo che possa andare bene. Non ha le sciccherie di gnome e KDE ma direi che fà il suo sporco dovere.
Il contro è che l'interazione con l'interfaccia è forse meno simile a Windows di quanto non sia per gli altri due ambienti desktop, cosa che per un utente nuovo non è un problema ma per chi ha una qualche infarinatura di Windows potrebbe risultare un problema fastidioso.

Ho sempre amato gnome, fino alla versione 2.3x: La nuova versione 3.x la trovo inutilizzabile tanto che l'ho abbandonato definitivamente per passare a KDE anche se come DE non mi piace per nulla (troppo pesante e caramelloso) ma almeno è funzionale.
Peccato che continuo ad utilizzare molti degli applicativi che usavo prima con Gnome (tipo Evolution e Rhythmbox) e l'integrazione grafica con KDE lasci molto a desiderare...


Il problema più grosso nella conversione da Windows a Linux di un utente è che la maggior parte non cerca un editor di testo, cerca "Word", come non cercano un browser ma "Internet Explorer" o avanti di seguito con questa logica.
Anche con il software center più funzionale del mondo, se non si riesce a togliergli dalla testa questo modo di ragionare, non se ne verrà mai a capo. Se l'utilizzo medio è accendere il computer, aprire il programma per la posta, andare su internet e stampare due pagine allora dargli un pc preconfigurato con installato quello che serve potrebbe funzionare.
Ma, onestamente, io ci ho rinunciato.