Originariamente inviato da EUR2
Il mio attuale pc potrebbe ospitare il player Squeezelite (ambiente Win10).
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Il server, in ambiente linux, dovrebbe fare la decodifica in PCM e resampling e poi inviare il segnale al player (Squeezelite-R2).
sia LMS che Squeezelite sono multipiattaforma, e possono girare tanto su Windows quanto su Linux (e Mac).

Per quanto riguarda l'Hardware, in una configurazione client-server con LMS+C3PO+R2 quest'ultimo (Squeezelite-R2) non fa altro che ricevere uno stream di dati audio che gli arrivano attraverso la rete locale da LMS e "copiarli" così come sono sull'interfaccia USB del DAC. Stesso dicasi per una eventuale configurazione alternativa con HQPlayer (desktop o "embedded" che sia) + NAA.

In entrambi i casi (Squeezelite-R2 o NAA) si tratta di un processo semplicissimo, che utilizza pochissime risorse. Perciò non c'è alcun bisogno di usare un PC potente (anzi, IMHO è controproducente): perfino un "Raspberry Pi" o altre schedine simili avrebbero risorse da vendere per fare quel lavoro. Sebbene per questioni di praticità può essere conveniente utilizzare un sistema con architettura x86 ("PC-compatibile"), conviene utilizzare macchine poco potenti e soprattutto che consumino il meno possibile (micro-sistemi pensati per uso mobile, oppure Atom, ecc).

Qualsiasi lavoro "pesante" che sia eventualmente richiesto (e.g. resampling, conversione PCM->DSD, ecc) viene fatto dal e sul server. Il quale di solito ospita anche l'archivio dei files musicali (di solito, ma non necessariamente: questi potrebbero anche trovarsi su una terza macchina, e.g. un NAS).

A meno che non sorgano problemi di compatibilità con il DAC (ma oggi sono rari, quasi tutte le interfaccie USB si sono adeguate allo standard UAC2), Squeezelite(-R2) lo vedo meglio a girare su un Linux minimale (e.g. anche su una installazione di audiolinux da cui hai eliminato tutto ciò che non serve, incluso l'ambiente grafico).

Squeezelite(-R2) è un "servizio" che gira in background, controllato via rete, senza nessun tipo di interfaccia utente (a parte i parametri di avvio in riga di comando). Perciò la macchina relativa può anche essere "headless" (senza monitor, né mouse e tastiera) - e conviene che lo sia: questa è l'unica macchina che deve necessariamente trovarsi vicino all'impianto audio, ed è direttamente collegata a questo attraverso l'interfaccia USB del DAC, per cui meno "roba" inutile c'è e meglio è.

Anche il server (LMS) è un "servizio" che gira in background e si controlla via rete (attraverso una interfaccia web o con una delle apposite "app" su dispositivi mobili), per cui volendo anche il server può essere "headless".

Qui però la cosa non è importante, in quanto il server può essere (e conviene che sia) fisicamente lontanissimo dall'impianto, anche in una stanza diversa (più lontano è, meglio è): serve solo una connessione di rete cablata (no WiFi) tra le due macchine.

Per quanto riguarda il lato software, LMS puoi farlo girare su un Linux qualsiasi (incluso audiolinux, ma non necessariamente quello) o, se ti serve windows per altri scopi, anche su windows. Il server può tranquillamente essere "ad uso promiscuo" (sebbene conviene che non faccia altro mentre fai ascolti "seri").