Originariamente inviato da
audiodan
Provo a spiegare meglio il termine verosimile ma prima è necessario accordarci su un concetto di fondo: la percezione, come il senso dell'udito, non è oggettivabile in alcun modo che non sia tramite una comunicazione verbale che medi tra ciò che si percepisce e ciò che riusciamo a rappresentare verbalmente di questa percezione. Questo significa che sia l'organo di senso che la parola passano attraverso un'elaborazione corticale (di altissimo livello) che può essere indotta e migliorata da ciò che chiamiamo genericamente cultura, ovvero la percezione cosciente e approfondita del segnale musicale (in entrata) e della capacità comunicativa verbale (in uscita). In questo credo indubitabile contesto fisiologico la ricerca di una oggettività strumentale avviene solo per grossolana approssimazione, in contesti forzatamente monotematici o oligotematici (la misura di segnali complessi è difficile, quella degli stessi integrati a livello cerebrale semplicemente impossibile) che nulla hanno a che fare con il significato artistico, imprescindibile, del segnale musicale che è quello, appunto, che rende la musica un'esperienza così straordinariamente interessante e appagante. In quest'ambito solo il termine verosimile, allora, assume il significato di "cosa simile al vero" e così come il modellismo si avvale delle scale anche l'ascolto casalingo potrà essere un ascolto realistico ma in scala. Chi ha un'età abbastanza avanzata e una passione per il modellismo automobilistico dovrebbe ricordarsi di Manuel Olive Sans , il più grande modellista del mondo, ora passato a miglior vita (date un occhiata al suo sito qui, giusto per curiosità
OliveSans.com Gurdate il pdf sulla Maserati Birdcage, basta e avanza.......semplicemente emozionante ).
Ecco, la riproduzione musicale casalinga per me deve essere un modello di Olive Sans, una rappresentazione della realtà semplicemente perfetta, seppure in scala . Questo è ciò che intendo io per verosimile e questa è la strada che percorro da anni, a volte da solo e a volte in buona compagnia. Il gusto della ricerca votata al raggiungimento della perfezione ideale, accompagnata dalla razionale consapevolezza della impossibilità di raggiungerla fa si che questa strada non abbia mai fine, per fortuna, altrimenti sarebbe la morte per noia, perchè la perfezione è assolutamente e totalmente noiosa. La cultura è la parte integrante, fondante e formativa dei nostri sensi, e l'accrescimento della nostra cultura personale, musicale, artistica, ma anche tecnica, è il vero upgrade da ricercare. Qualcuno povero di spirito e di argomenti la chiama psicoacustica e allora: evviva la psicoacustica!!!