Per riderci un po su.

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  1. #11
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Non volendo inquinare altri thread, ho aperto questo per prenderci un po in giro, partendo da una riflessione:


    Stando agli argomenti attivi ed i quattro gatti che siamo, stiamo (state, io sapete che sono tirchio e pigro) provando CONTEMPORANEAMNETE sui nostri sistemi gli effetti di:


    a) due 'ecosistemi' di riferimento: HQP e Squeezebox, quest'ultimo in versione nativa o sotto forma di Daphile.
    b) diversi OS (Linux/Windows) chi usa OSX almeno ha meno opzioni.
    c) diversi 'dialetti' (win 8.01/Server R2)
    d) diversi 'ottimizzatori' di SO (AO, fidelizer, JPLAY)
    e) diverse architetture Server + NAA/Renderer, Stand Alone, Stand Alone/Control PC+ Audio PC, Server + NAA/Renderer/Control PC + Audio PC

    Al che aggiungiamo un pizzico di Ram Disk qui e la, LPSU a piacere, Tweaks vari sui diversi hw e sulla rete, DSP, CRC upsampling e filtering, oltre ovvialmente a bulgarelli qui e la, DAC a iosa e mi fermo qui, ic sunt leones.

    Negli ultimi 10 giorni ho letto di miglioramenti DEFINITIVI e prestazioni ASSOLUTE in almeno 4 occasioni diverse.

    Ma come fate a distingure le origini dei diversi cambiamenti? Io mi ubriaco già solo spostando di poco il punto di ascolto e non sono più sicuro di nulla se solo cambio un cavo...

    Riusciremo a consolidare, non dico il sistema definitivo o meglio suonante, ma almeno qualche linea guida immune da questi miasmi alcolici di relativismo audiofilo?

    Ragionate gente, ragionate...
    C'è poco da ragionare....la confusione è sovrana....nessuno mi puo' convincere del contrario.
    e l'esempio Buridan Donkey è perfettamente presente e imperante....contenti voi....io mi dedico ad altro.
    Le strade sono tante ma quando se ne prendono troppe c'è qualcosa che non va'.....siamo nella NINFOMANIA AUDIOFILA cronica persistente: Una malattia diffusa e non curabile.
    Preoccuparsene è inutile....non c'è cura....Moss docet

  2. #12
    tebibyte
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    Aumentando il numero delle variabili indipendenti le possibilità di avere una marea di dati difficilmente interpretabili è dietro l'angolo e allora starà al buon senso e all'esperienza di ciascuno far si di trovare una strada percorribile, tutto qui.C'è chi sta fermo seduto in poltrona contento di ciò che ha e chi è sempre in giro a sfidare la sorte per cercare strade nuove. Nel mezzo, dove sta la virtù, si possono percorrere strade nuove fermandosi ogni tanto a riposare e pure a guardare dove sorge il sole, giusto per evitare di girare in tondo.

  3. #13
    kibibyte L'avatar di grunter
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Solo per chiarire: la correzione acustica è una delle attività professionali che svolgo, REW - insieme ad altri strumenti - è uno dei software che uso, non è certo il più completo ma ha il vantaggio di essere free, così una volta fatto il sopraluogo e stabilite le priorità dei caso, il cliente può cercare un miglioramento continuo in autonomia usando gli stessi strumenti.

    Non mi piace parlare qui di cose che faccio per guadagnarmi da vivere, quindi passo oltre.

    Unico appunto: prima di intervenire sulle riflessioni primarie e sui tempi d decay con interventi mirati, io consiglio sempre di verificare i modi ambientali e porre in atto le contromisure di base contro le onde stazionarie, poi il resto. Ovviamente in assenza di gravi ed evidenti vizi di fondo ed in presenza di un posizionamento in ambiente non palesemente errato.

    Ciao.
    Opps.... davo consigli da principiante quale sono a chi fa questo di lavoro!
    Ho cannato consiglio dunque.
    A proposito dei modi della stanza, se posso chiedere, qual è il metodo più semplice per individuarli quando, come nel mio caso, la stanza è fortemente irregolare?
    Per farla breve è una mansarda con il soffitto a spiovente fino a metà stanza e poi sempre a spiovente nel verso opposto, inoltre presenta delle irregolarità nella pianta.
    Grazie.
    Ultima modifica di grunter : 01-03-2015 a 13:30

  4. #14
    gibibyte L'avatar di andreaea
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    Originariamente inviato da bigtube
    NINFOMANIA AUDIOFILA cronica persistente
    questa mi fa scompisciare

  5. #15
    kibibyte L'avatar di grunter
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    Originariamente inviato da bigtube
    C'è poco da ragionare....la confusione è sovrana....nessuno mi puo' convincere del contrario.
    e l'esempio Buridan Donkey è perfettamente presente e imperante....contenti voi....io mi dedico ad altro.
    Le strade sono tante ma quando se ne prendono troppe c'è qualcosa che non va'.....siamo nella NINFOMANIA AUDIOFILA cronica persistente: Una malattia diffusa e non curabile.
    Preoccuparsene è inutile....non c'è cura....Moss docet
    Originariamente inviato da audiodan
    Aumentando il numero delle variabili indipendenti le possibilità di avere una marea di dati difficilmente interpretabili è dietro l'angolo e allora starà al buon senso e all'esperienza di ciascuno far si di trovare una strada percorribile, tutto qui.C'è chi sta fermo seduto in poltrona contento di ciò che ha e chi è sempre in giro a sfidare la sorte per cercare strade nuove. Nel mezzo, dove sta la virtù, si possono percorrere strade nuove fermandosi ogni tanto a riposare e pure a guardare dove sorge il sole, giusto per evitare di girare in tondo.
    Per come la vedo io l'audiofilia è un pò una malattia e io mi considero fortemente ammalato, l'importante è riconoscere di esserlo.
    Devo dire, comunque, che l'ottimizzazione dell'hardware e del software del pc nel mio impianto hanno fatto molta importanza anche se è meglio poter partire, come dicevo prima, dalle basi e cioè da una buona scelta della posizione delle casse e del punto di ascolto.
    Comunque al di là di quello che si trova a giro, ciò che ciascuno di noi deve fare (come appunto dice Audiodan) è filtrare alla luce delle proprie esperienze la strada da seguire.
    Io se possibile non escludo mai alcuna strada e se mi sembra percorribile la provo, solo quando ho sentito con i miei orecchi posso stabilire se è giusto seguirla o meno.
    Alla fine è una passione che deve soddisfare il nostro udito, al di là delle esperienze altrui l'importante è che sia una esperienza che ci soddisfa personalmente.

  6. #16
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da grunter
    Opps.... davo consigli da principiante quale sono a chi fa questo di lavoro!
    Ho cannato consiglio dunque.
    A proposito dei modi della stanza, se posso chiedere, qual è il metodo più semplice per individuarli quando, come nel mio caso, la stanza è fortemente irregolare?
    Per farla breve è una mansarda con il soffitto a spiovente fino a metà stanza e poi sempre a spiovente nel verso opposto, inoltre presenta delle irregolarità nella pianta.
    Grazie.
    Nessun problema, l'unica ragione per cui ho intrapreso (anche) questa attività è perchè di tecnici competenti in acustica ce ne sono tanti, ma quasi nessuno (non c'è trippa) per i privati ad uso domestico, e come sempre accade, i 'tecnici competenti in acustica' si scompisciano dalle risate quando gli parli di ampiezza della scena o similia, allo stesso livello di un riparatore elettronico a cui cerchi di far capire il concetto di microdettaglio...

    Per fortuna sono amico di musicisti professionisti e quasi per gioco ho cominciato a far loro notare alcuni 'difetti' di resa acustica nei loro studi domestic (e stanze d'ascolto)i, una volta tarato il linguaggio l'intesa è stata ottima ed i risultati sono arrivati, sono piaciuti ed eccomi qui. Comunque, lo faccio solo per piccoli studi e sale di ascolto domestiche, non sono attrezzato per grandi ambienti e non saprei nemmeno da dove cominciare, sia chiaro.

    Per venire alla tua domanda:

    Bisognerebbe 'vedere' la stanza o almeno avere un'idea della pianta e dello sviluppo verticale. La mia sala di ascolto è molto simile alla tua: una mansarda con spioventi e pianta irregolare.

    La teoria dei modi funziona bene in stanze con geometrie semplici, in condizioni tipo le nostre, risulta più difficile andare per via teorica, conviene procedere con una misuazione, analizzarne i risultati cercando correlazioni (picchi o null) a specifiche frequenze o multipli dovrebbero poter essere ricondotte ad una (o peggio) più dimensioni della stanza.

    Anche i materiali e le tecniche costruttive fanno la loro parte: La mia perlinatura 'vibra(va)' letteralmente a 140 Hz, creandomi un buco di pressione in quella zona, il Parquet è elastico ed ha risonanze proprie, l'ho scoperto - purtroppo - avendo trovato legnetti scollati, sostituendo punte con piedini nei diffusori ho risolto il problema (del parquet, non del suono). Le 'normali' porte si comportano come membrane acustiche o veri e propri risonatori in molti casi, il mobilio conta tantissimo, ecc.

    La buona notizia è che geometrie semplici in stanze vuote con pavimenti , pareti e soffittatura in cemento grezzo = pochi modi ma importanti, geometrie complesse in stanze finite ed arredate = molti modi ma relativamente deboli, quindi singolarmente meno influenti.

    La cattiva è che è molto più difficile isolare e correggere la risonanza di un singolo modo in una stanza a geometria irregolare, ma si può certamente provare e ci sono buone pratiche da seguire, poi bisogna farsi una ragione del fatto che ogni ambiente ha il suo suono, correggerlo e migliorarlo è possibile, stravolgerlo no. La mia mansarda non suonerà mai come il duomo di Milano.


    Nel mio caso, il problema più grosso è un modo di risonanza che si sviluppa... fuori dalla stanza, nella tromba delle scale che sviluppandosi su 4 piani è > 15 m. Ovviamente c'è una porta, ma questo complica le cose dato che la risonanza si innesca solo oltre una certa pressione sonora.

    Se hai una pianta ed hai già fatto delle misure con REW, mandamele in privato, posso darci un'occhiata.

  7. #17
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da bigtube
    ...NINFOMANIA AUDIOFILA...
    Sei troppo accondiscendente, io parlerei di ONANISMO AUDIOFILO (visto anche la totale assenza del gentil sesso in questi forum).

  8. #18
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Ciao,

    mi chiamo marco e sono 10 giorni che non cambio le valvole

  9. #19
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da audiodan
    Aumentando il numero delle variabili indipendenti le possibilità di avere una marea di dati difficilmente interpretabili è dietro l'angolo e allora starà al buon senso e all'esperienza di ciascuno far si di trovare una strada percorribile, tutto qui.C'è chi sta fermo seduto in poltrona contento di ciò che ha e chi è sempre in giro a sfidare la sorte per cercare strade nuove. Nel mezzo, dove sta la virtù, si possono percorrere strade nuove fermandosi ogni tanto a riposare e pure a guardare dove sorge il sole, giusto per evitare di girare in tondo.
    Si, ma i dati sono interpretabili e consolidabili solo se si ammettono metriche oggettive e condivise, altrimenti facciamo esperienza ma non maturiamo conoscenza, sono due concetti diversi.

    Oddio, dato che parliamo di ascoltare musica, non che ci sia grossa differenza tra " stare fermo seduto in poltrona contento di ciò che ha" e fare esperienze pratiche, sempre fermo in poltrona ad ascoltare stai, non è uno sport estremo ed ha ben poco di avventuroso, ...tira via 'i diti' dalla presa però!

    Ciao.

  10. #20
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Sei troppo accondiscendente, io parlerei di ONANISMO AUDIOFILO (visto anche la totale assenza del gentil sesso in questi forum).
    Ma..... ti devo spiegare perchè ho dato questo termine: Ninfomania Audiofila? Mi pareva chiaro.
    Se non ti dedichi all'onanismo quale puo' essere l'altra pratica.... ?

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