Dal titolo "particolare" e forse non troppo "conveniente", questo film va a porsi tra i primi posti di tutti quelli che ho visto d'animazione.

Veramente bello, studiato benissimo nei minimi dettagli e tanto di cappello a colui il quale non avrà dormito certamente la notte per scrivere la trama Molto poetico e ricco di colpi di scena ! Tim Burton, come sempre, ha dato sfoggio di se, chi ha atteso quasi 10 anni per questo capolavoro in plastilina, di certo non rimarrà deluso


Riprendo per l'appunto un bellissimo pezzo della recensione di Andrea D'Addio da Filmup. (http://filmup.leonardo.it/lasposacadavere.htm)

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L'idea iniziale nasce da un'antica fiaba ebraica russa. Di questa Burton prende giusto l'osso della trama, perfetta per mostrarci i suoi mondi dark. Come un marchio di fabbrica è riconoscibile il suo gusto per le ambientazioni gotico-vittoriano, dove gli edifici tendono all'imponenza e le ombre surclassano le luci. E se il triste blue (che in inglese significa tristezza) domina il mondo dei vivi, giù negli inferi i colori abbondano. Scheletri, corpi putrefatti, animali in libera uscita cantano e ballano come in superficie nessuno osa fare. E se riescono a liberarsi di ciò che li tiene legati ancora alla terra è per diventare farfalle (in greco. anima e farfalla si dicono entrambe "psiche") Burton, come è solito fare quando tratta di fantasmi e maschere, si diverte a capovolgere il pensiero comune. Era successo in Beetlejuice - Spiritello porcello (di cui cita la scena della cena con i mostri che appaiono dietro ai commensali) dove "gli sposi cadaveri" avevano più amore dei traslocanti cittadini, era accaduto nei suoi due "Batman" dove Joker e Mister Penguin primeggiavano in simpatia sull'uomo pipistrello e nuovamente per l'Edward dalle mani di forbice, visto da tutti come un mostro, ma molto più umano di qualsiasi persona "normale". Ciò che dovrebbe essere horror non spaventa, ma diverte. Al massimo, commuove…Burton e la sua fantasia ci riportano infatti bambini, e così anche la più semplice storia d'amore finisce per farci scendere giù per il viso quella tenera lacrima che solca le guance come su di uno strato di zucchero a velo. Spolveratelo, è magia…

La frase: "E' bello da mozzare il fiato…Se solo lo avessi!".

Andrea D'Addio
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