Dopo aver concentrato l'attenzione del pubblico sul lancio delle nuove RTX 40 SUPER, il CES 2024 di casa NVIDIA prosegue con l'annuncio della nuova tecnologia G-SYNC Pulsar che permette a tutti gli utenti di combinare i benefici del VRR (Variable Refresh Rate) con il sistema proprietario di strobing anti motion blur ULMB.


NVIDIA G-SYNC Pulsar: motion blur addio! 1


Nello specifico, con l'aggiornamento nel 2023 dell'ULMB2, i monitor certificati G-SYNC garantiscono livelli di motion clarity imbattibili, dovendo però rinunciare ai vantaggi del refresh rate variabile con ben poche eccezioni all'interno del mercato come la tecnologia ELMB-sync, esclusiva per la linea top di gamma di casa ASUS che, per quanto all'avanguardia, richiede alcune accortezze software per non imbattersi in fastidiosi fenomeni di crosstalk.

Trattandosi infatti di un sistema a pulsazione modulata del pannello di retroilluminazione, per quasi 10 anni l'ULMB ha rappresentato uno scoglio tecnico apparentemente invalicabile per gli ingegneri di casa NVIDIA, non avendo a disposizione le risorse necessarie per un funzionamento armonico con la variazione della velocità di aggiornamento hardware senza imbattersi in vistosi effetti di flickering (sfarfallio).


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A tale proposito, una delle più importanti rivoluzioni del settore è datata 2020 quando, con il sistema NVIDIA Reflex, l'azienda introduce per la prima volta sul mercato un metodo di sincronizzazione "intelligente" tra le immagini generate a schermo e la pipeline di renderizzazione dei frame.

Seppur gli obiettivi di Reflex siano tutt'altri, il controllo di ciò che avviene tra GPU e display ha consentito al team NVIDIA di ideare un rivoluzionario algoritmo che combina le due tecnologie più efficaci in tema di motion clarity: l'overdrive adattivo e la modulazione pulsata.

Da qui nasce NVIDIA G-SYNC Pulsar, tecnologia che regola dinamicamente il livello di overdrive dei pixel in base alla frequenza di output della scheda video, al colore di transizione e alle coordinate di esso all'interno del display.


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Avendo a disposizione queste informazioni diventa relativamente semplice regolare, di conseguenza, la pulsazione del sistema di backlight del monitor perché l'immagine attiva cada all'interno della finestra di transizione di tutti i pixel che compongono il display eliminando, così, in via teorica, tutte le aberrazioni ottiche ed effetti di affaticamento visivo dei classici sistemi hardware di motion blur reduction senza sacrificarne i benefici.

In una breve animazione realizzata mediante una videocamera a 1000 FPS che riprende il nuovissimo ASUS ROG Swift PG27 a 360Hz, uno dei primi monitor a integrare la tecnologia G-SYNC Pulsar, NVIDIA ci mostra il lampante divario a parità di refresh rate tra i livelli di motion blur con o senza tecnologia.



NVIDIA G-SYNC Pulsar rappresenta un importante balzo evolutivo nel settore dei display, rivoluzionando le idee alla base delle tecnologie che hanno definito il mercato per quasi vent'anni.

A livello pratico, se il prodotto che arriverà nelle mani dell'utente finale rispecchierà le altissime aspettative fissate dall'azienda, Pulsar diverrà presto uno standard di riferimento per tutto il mondo del gaming competitivo online.

Parallelamente all'annuncio, NVIDIA ha pubblicato una lista di prodotti ufficialmente supportati in arrivo nel 2024 tra cui il già citato ASUS ROG Swift PG27, il Thermaltake 27FTQB, gran parte della nuova lineup LG ed il nuovo AOC 24G4, erede delle popolari soluzioni low-cost G2 e G3.

Il requisito di compatibilità è il modulo G-SYNC hardware nativo, mentre rimane incerta l'eventuale retrocompatibilità con i monitor G-SYNC e G-SYNC Ultimate delle passate generazioni, anche se l'annuncio di un nuovo PG27 con display IPS 2560x1440 ad una frequenza di 360Hz sembra presagire il peggio per chi, ad esempio, ha acquistato il ROG Swift PG27AQN che abbiamo recensito meno di un anno fa.