ASUS ROG STRIX Z790-I GAMING WIFI

15. Overclock, temperature e consumi

Dopo la lunga carrellata di test atti a verificare le prestazioni dei vari sottosistemi, eccoci giunti al momento probabilmente più atteso, il test in overclock della configurazione in prova composta dalla ASUS ROG STRIX Z790-I GAMING WIFI e dal top di gamma Intel di 13a generazione, il Core i9-13900K.

Per questa analisi abbiamo scelto di utilizzare il kit di G.SKILL Trident Z5 DDR5 6800MHz 32GB impiegato nei precedenti test ed il BIOS in versione 0701.

 

Come in tutti i precedenti test, ci siamo affidati ad una soluzione di raffreddamento a liquido custom installata nel nostro banchetto e composta da un waterblock EK-Quantum Velocity², un radiatore triventola ed una pompa Swiftech MCP355.

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Il risultato ottenuto nel primo test, volto alla ricerca della massima frequenza di funzionamento stabile della CPU, è pari a 5500MHz in piena stabilità su tutti i P-Core e 4200MHz su tutti gli E-Core con una tensione di 1,4V.

Un risultato di ottimo livello considerando che il Core i9-12900K si era fermato, rispettivamente, a 5200MHz e 4100MHz.

Tuttavia ci preme sottolineare che per sfruttare al meglio questa tipologia di processore bisogna abbandonare l'approccio vecchia scuola che prevedeva di spingere al massimo tutti i core della CPU utilizzando un VCore fisso ma, piuttosto, spingere al massimo soltanto i core necessari alla tipologia di carico in maniera tale da raggiungere frequenze molto più elevate.

Il metodo più semplice per ottenere quanto appena affermato è affidarsi alla IA della CPU utilizzando la funzione AI Overclock della mainboard.

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Ripetendo gli stessi test utilizzando la funzione AI Overclock che sulla nostra ASUS ROG STRIX Z790-I GAMING WIFI non richiede altro che di spingere l'apposito pulsante sul ROG STRIX HIVE, abbiamo raggiunto senza alcuno sforzo picchi di 6GHz su tre P-Core e di 6100MHz su un solo P-Core, frequenze che fino a qualche anno fa erano raggiungibili soltanto con sistemi di raffreddamento estremi.

Ma la cosa più interessante è il netto miglioramento dei risultati ottenuti nei benchmark utilizzati, con un +4255 punti nel test multi-thread di Cinebench R23 ed un -24 secondi nel test SuperPi 32M, a fronte di un impercettibile peggioramento di 5 Punti nel 3DMark Time Spy Extreme.

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Nel terzo test, volto alla ricerca della massima frequenza di funzionamento stabile delle memorie, abbiamo raggiunto quota 7800MHz in piena stabilità con una tensione di VDD e VDQ di 1,43V, un risultato a dir poco stratosferico considerando l'incremento di ben 1000MHz rispetto al dato di targa, applicando soltanto un leggero overvolt e allentando leggermente i timings (CAS a 36 con tRCD e tRP a 46).

Questo risultato testimonia l'ottimo lavoro svolto da G.SKILL per le sue Trident Z5 DDR5 6800MHz e  dai tecnici Intel che hanno notevolmente migliorato il memory controller dei nuovi Raptor Lake rispetto a quello degli Alder Lake.

Temperature

In questa sessione andremo a fare delle rilevazioni di temperatura sia nella condizione utilizzata per i precedenti test, ovvero con MCE e ABT disabilitati,  sia nella condizione di overclock manuale con tutti i core impegnati alla frequenza massima stabile di 5500MHz ricavata dai test di overclock e, infine, abilitando MCE e ABT.

Per le misure ci siamo avvalsi di  HWiNFO64 7.31, in grado di interfacciarsi direttamente con i sensori di scheda madre e CPU.

Ci preme sottolineare che in questa specifica circostanza abbiamo disattivato le ventole presenti sul nostro banchetto di test in modo tale da non influenzare minimamente i risultati ottenuti.

Infine, abbiamo provveduto ad impostare al massimo i vari parametri presenti nel BIOS inerenti l'assorbimento di corrente e la gestione delle temperature del processore, onde evitare fenomeni di throttling cercando, al contempo, di salvaguardare l'integrità dello stesso.

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Nel primo test effettuato con le impostazioni utilizzate nei test precedenti (MCE ed ABT disabilitati) i risultati sono stati molto buoni avendo raggiunto una temperatura massima sui core più caldi della CPU di 86 °C e di 61 °C sulla sezione VRM.

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Nel successivo test, effettuato con il processore impostato alla massima frequenza manuale ottenuta nei test precedenti, ovvero 5500MHz/4200MHz  "All Core" con VCore a 1,4V.

In questo caso le temperature si sono mantenute sui livelli del test precedente, con una diminuzione di circa 1 °C.

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L'ultimo test, effettuato abilitando sia il Multicore Enhancement che l'Adaptive Boost Technology, è quello che ha maggiormente  stressato sia la CPU che la sezione VRM, con temperature massime di 100° sul core più caldo e di 74° sulla sezione VRM.

L'aumento del numero di E-Core e l'innalzamento delle frequenze, purtroppo, se va a migliorare notevolmente le prestazioni rispetto alla precedente generazione di processori, ha come risvolto negativo un incremento delle temperature che questo test, più degli altri, è riuscito a mettere in evidenza.

Consumi

In questa sessione abbiamo rilevato i consumi istantanei dell'intera piattaforma sottoposta ad un carico di lavoro piuttosto impegnativo per la CPU, ovvero il benchmark Blender v.3.01, misurando le potenze massime assorbite dall'alimentatore alla presa di corrente.

Dal grafico possiamo osservare che la piattaforma testata, in condizione di idle assorbe mediamente all'incirca 101W, mentre in load, con un carico piuttosto consistente, raggiunge picchi di 437W.