6. Prova sul campo


Non ci resta che testare sul campo il nuovo Razer Viper V3 HyperSpeed per valutarne ergonomia, autonomia e prestazioni nelle più svariate condizioni di utilizzo.


Razer Viper V3 HyperSpeed 6. Prova sul campo 1 


Per i test abbiamo fatto uso del nostro RIG Razer redazionale, questa volta composto dalle seguenti periferiche.


Periferiche
Razer
Tastiera
BlackWidow X Chroma
Mouse
Viper V3 HyperSpeed
Tappetino
Gigantus V2 XXL
Sistema audio
Leviathan


Ergonomia

Così come per i precedenti modelli della serie Viper, il nuovo V3 HyperSpeed è risultato estremamente comodo, merito della sua forma simmetrica che lo rende adatto a qualunque mano e tipologia di presa, sebbene risulti particolarmente adatto a quelle di tipo claw e fingertip.

La qualità dei materiali utilizzati è buona, così come quella della finitura liscia, che non ha fatto troppo sentire la mancanza dei grip laterali in gomma.

Gli switch meccanici dei due pulsanti principali restituiscono un piacevole feedback tattile, oltre ad essere molto reattivi sebbene non siano ottici.

Anche la rotellina ci ha soddisfatti, essendo fluida ed esente da giochi meccanici.

La collocazione dei tasti aggiuntivi, laterali e al di sotto della rotella di scroll, è risultata intelligente, in quanto facilmente raggiungibili indipendentemente dalla dimensione della mano e dall'impugnatura.

Il peso, che ricordiamo raggiungere gli 82g una volta installata la batteria, nonostante non sia tra i più bassi visti su un mouse da gioco, non costituisce un problema e ci ha permesso di utilizzare il Viper V3 HyperSpeed per svariate ore consecutive senza alcun affaticamento del polso o della mano.


Autonomia della batteria

Razer Viper V3 HyperSpeed 6. Prova sul campo 2 


A differenza della stragrande maggioranza dei mouse gaming di un certo livello, il nuovo Viper V3 HyperSpeed è alimentato da una batteria AA (quella fornita in dotazione non è di tipo ricaricabile).

Con una singola batteria abbiamo potuto utilizzare il mouse per circa 280 ore, come annunciato da Razer, mentre utilizzando il Razer HyperPolling Wireless Dongle e sfruttando i 4000Hz, la durata si è ridotta a poco più di 70 ore.

Questo significa che i giocatori occasionali, che dedicano solo qualche ora al giorno ai propri titoli preferiti, potranno utilizzarlo per oltre un mese senza necessità di cambiare la batteria, mentre chi usa il mouse per tante ore (per esempio per lavoro), dovrà accontentarsi di un mese di utilizzo continuativo.

Nonostante tutto, considerando la velocità con la quale è possibile sostituire la batteria, il nuovo Viper V3 HyperSpeed è sicuramente uno dei migliori mouse dal punto di vista dell'autonomia.


Gaming

Razer Viper V3 HyperSpeed 6. Prova sul campo 3 


Per testarlo in ambito videoludico abbiamo scelto Counter-Strike 2, lo sparatutto tattico in prima persona rilasciato da Valve nel 2023 e quinto capitolo dell'omonima serie.

Come da aspettative, il Viper V3 HyperSpeed si è comportato bene, portandoci dei vantaggi da non sottovalutare durante le nostre partite.

Gli switch, sebbene non dello stesso livello delle versioni ottiche provate sia su prodotti Razer che su quelli dei competitor, sono risultati altamente reattivi e non hanno sofferto del problema di debounce, caratteristico degli switch meccanici.

Il sensore ottico Focus Pro 30K, dopo aver regolato i DPI in base alle nostre preferenze, si è confermato uno dei migliori attualmente in circolazione.

Anche con un singolo profilo memorizzato, abbiamo potuto adattare la sensibilità del sensore in funzione all'arma utilizzata, aumentandola durante l'utilizzo di fucili di precisione e riducendola quando impugnavamo una mitraglietta, soggetta ad un maggiore rinculo.

L'elevata reattività del mouse è sicuramente merito anche del valore di polling rate (4000Hz) raggiungibile mediante il Razer HyperPolling Wireless Dongle, specialmente utilizzando un monitor ad alto refresh rate.

In questo gioco, non avendo necessità di utilizzare un numero elevato di tasti distinti, i due pulsanti laterali e quello posto al di sotto della rotella sono risultati sufficienti a gestire tutte le pressioni necessarie, una volta rimappate tramite Synapse.


Produttività

Razer Viper V3 HyperSpeed 6. Prova sul campo 4 


In ambito produttivo abbiamo testato il nuovo Viper V3 HyperSpeed nei software professionali di editing foto, utilizzati per la stesura di questa recensione.

Il sensore ottico Focus Pro 30K, specialmente grazie alla possibilità di regolare i DPI a step singoli, è risultato davvero preciso, permettendoci di portare a termine tutte le operazioni necessarie.

Come sempre, non ci siamo nemmeno avvicinati alla soglia dei 30.000 DPI, esagerata per qualunque applicativo.

In questo ambito sì, abbiamo sentito la mancanza di un maggior numero di tasti programmabili, indispensabili per velocizzare le operazioni ripetute frequentemente.