4. Vista da vicino - Parte seconda
Per procedere con lo smontaggio della NITRO+ RX 7800 XT di SAPPHIRE sarà necessario, innanzitutto, rimuovere il massiccio corpo dissipante fissato alla struttura tramite sedici viti, quattro in corrispondenza della GPU, mentre le restanti dodici si trovano al centro e ai lati del backplate.
Per ultimare questo step si dovrà inoltre rimuovere la cover delle uscite video, agganciata alla struttura con ben otto viti.
A questo punto potremo procedere con la separazione del PCB dal backplate, operazione per la quale non sarà necessario rimuovere alcuna vite.
 |  |
 |  |
La cover che ospita i tre anelli delle ventole ed il LED RGB frontale è realizzata interamente in plastica di buona qualità , il che si traduce in una struttura tutto sommato robusta e leggera.
 |  |
A partire da RDNA 1 SAPPHIRE ha equipaggiato le proprie custom con la tecnologia Quick Connect, che consente la rimozione delle ventole senza dover smontare la scheda, facilitando notevolmente le operazioni di pulizia ed, eventualmente, la sostituzione di un'unità difettosa.
Le tre ventole, del tutto identiche ad eccezione dell'orientamento delle pale, sono prodotte da FirstD e siglate FD10015M120, con valori energetici pari a 5,4W e 0,45A.
 |  |
Il rinforzo realizzato da SAPPHIRE per aumentare la robustezza della propria NITRO+ RX 7800 XT è interamente in acciaio CFS (ovvero sagomato a freddo), la cui caratteristica principale, oltre alla resistenza, è l'estrema leggerezza.
Infatti, nonostante sia lungo quanto l'intero PCB, pesa appena 120 grammi.
 |  |
Il dissipatore principale è di dimensioni piuttosto generose, soprattutto se si pensa che è interamente dedicato a GPU e chip DrMOS.
Il corpo dissipante, coadiuvato da cinque "composite heatpipes" da 6mm di diametro, è composto da due sezioni lamellari di cui, quella posizionata al di sopra del coldplate a contatto con la GPU, è stata realizzata con un design denominato "V-shape" che non solo riduce notevolmente il rumore generato dall'aria calda che gli passa attraverso ma, a detta del produttore, dovrebbe anche abbassare le temperature.
Il coldplate a contatto con la GPU, a differenza di quello che troviamo sulla maggior parte delle schede video oggi in commercio, non presenta la classica finitura nichelata; SAPPHIRE ha infatti deciso di mantenere il colore originale del rame, lavorandone però la superficie a regola d'arte.